venerdì 28 agosto 2015

Bulli e pupe

Bulli e pupe: il bullismo in classe di [Silvestri, Concetta] 

Sinossi

Una supplente capita in una classe di scalmanati, che mettono in seria crisi il suo ruolo.Gli alunni, considerati i peggiori della scuola, tenuto conto della giovane età e della presunta inesperienza della nuova arrivata, credono di poter dar libero sfogo a comportamenti scorretti e irrispettosi . Cercano di provocarla in ogni modo deridendola e boicottando ogni sua iniziativa. Danno per scontato, come reazione, rimproveri, punizioni e isterismi . Ma la giovane maestra, dopo un primo momento di turbamento, prende in mano la situazione e disorienta gli alunni con un atteggiamento di empatia che commuove tutti e i ragazzi spogliandosi dell'abito di bulli si manifestano in tutta la loro fragilità emotiva e affettiva. Il testo è autobiografico ed evoca il primo giorno di ruolo dell'autrice che da precaria in una scuola del Vomero, quartiere bene di Napoli, si ritrova ad insegnare in una scuola di Scampia
 

BULLI E PUPE

di Concetta Silvestri


La scena si ambienta in classe,ci sono 15 banchi e una cattedra. I bambini fanno
chiasso, si lanciano coppettielli di carta,missili, ecc. Un bambino si affaccia
sull'arco della porta e vede arrivare una maestra. La maestra è una giovane
supplente abbastanza carina.


Francesco : Guagliù, sta venendo la supplente!!
Massimo : Bello, accussì (così) ci divertiamo un poco stamattina.
Alessandro : Meno male che so'venuto a scola,stammatina!!!
Tutti continuano a stare in piedi,perché non riconoscono l'autorità della
supplente.
Cristian : Francesco, acchiappa, te'(lancia al compagno una macchinina)
Francesco : Ma sei tutto strunzo, un altro poco mi ciaccavi (ferivi)
Cristian : Come ti sei fatto delicato!!!
Supplente : Tutti a sedere ,subito!!!!......Che cos'è questa confusione!!!!!
Alessandro : Signurì, parlate cu me, ma che c'è qualche problema?
Supplente : E tu chi sei?   Sei il segretario?
Alessandro : Io non sono il segretario, ma se in questa classe c'è qualche
problema parlo sempre io, perché a me mi piace e' parlà, va bene?
Supplente: Va male,piccolino!
Alessandro : Piccerillo a me e come vi permettete! (si alza per far vedere che è
molto alto) Pigliatevi poca confidenza, o'si no (altrimenti)...
Supplente : Altrimenti?....
Alessandro : Altrimenti....ci ho dico a papà....
Tutti ridono!
Supplente : Basta!!! Silenzio,lo dico a papà,lo dico a mammà, in classe ci sto
io e qui comando io,capito!!!
Alessandro: Chesta (questa), non conosce a papà!
Tutti ridono!
Supplente : Non mi interessa chi è tuo padre,hai capito? Io non ho paura di
nessuno.
Francesco : L'ultima supplente   che ha detto accussì ha truvato e'rote da
machina (ruote dell'auto) tutte ammosciate!....
Supplente : E poiché io la macchina non ce l'ho vi ammoscio io a voi...quaderno
di italiano sul banco.
Antonio : Questa non ha capito niente!
Supplente : Ma che devo capire, a me non fa paura nessuno, figuratevi se quattro
mocciosi come voi, potrebbero intimidirmi....
Alessandro : Maè......e mo' stai sbagliando, mo'hai sballato proprio...moccioso
a me non me lo ha detto mai nessuno!
Supplente : E te lo dico io, sei un moccioso e devi andare a sederti,hai capito
(con un tono molto alto)
Alessandro : Uhè, e che allucchi (strilli) a fare io ci sento bene e pure i miei
compagni ci sentono bene (si gira verso la classe) Guagliù,ci sentite bene?
Tutti : Sììììì!!!
Alessandro : Avete visto ci sentono bene!!!!
Francesco : E addo' è asciuta (da dove è uscita) questa stammatina?
Supplente : Sono uscita da casa mia, con l'intenzione di venire qui per farvi
studiare! Quaderno di Italiano sul banco!!!
Cristian : E sei uscita malamente,....stamattina non ti è andata bene!
Supplente : Scostumato,ma così si parla ad un'insegnante?
Alessandro : E perché,tu sei un'insegnante?
Supplente : Certo , (usa un tono più dolce perché ha capito che il braccio di
ferro non va bene) sono una maestra come tutte le altre, ho studiato come tutte
le altre, solo che non ho ancora il posto fisso.
Alessandro : Ah,allora si e cose stanno accussì, (si gira verso i compagni)
guagliù,zitti!!!
In classe cade un silenzio di tomba.
La supplente si guarda in giro meravigliata.
Supplente : Ma   bambini che significa questo atteggiamento, ma come....voi fate
tutto quello che vi dice Alessandro?
Antonio : Maestra,Alessandro in questa classe è il capo.
Supplente : Ah,Alessandro sei il capo? E allora ordina ai tuoi compagni di
prendere il quaderno di italiano.
Alessandro: Maestra il quaderno di italiano non ce l'abbiamo, oggi era il giorno
libero della maestra di italiano.
Supplente : E allora prendete matematica!
Alessandro: Maestra era il giorno libero anche della maestra di matematica.
Supplente: Ma questo non è possibile!
Cristian: Mae'..in questa scuola tutto è possibile!!!
Supplente : Ma perché che cosa ha questa scuola (tono dolce) parliamone.
Antonio : Questa scuola tiene il fatto che tiene a noi.
Supplente : A voi, voi siete così carini, che c'è di male che tiene a voi?
Maria: Maestra, ma ci vuoi sfottere, non hai visto come siamo fetenti.
Supplente : Fetenti, per carità, nessun bambino è fetente, siete un po'
turbolenti questo sì, ma a me i bambini vivaci piacciono, perciò ho scelto
questa scuola per venire a fare le supplenze perché i figli di papà mi stanno
antipatici.
Alessandro (si aggiusta sulla sedia) : Comme parla bello, chesta mi piace.
Guagliù, mo stammece nu poco zitti, o'burdello.... BASTA!!!...CAPITO!!! 

 

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