venerdì 28 agosto 2015

La rivolta dei segnali stradali

La rivolta dei segnali stradali di [Silvestri, Concetta] 

Sinossi

I segnali stradali sono stanchi di essere ignorati! Il segnale delle strisce per disperazione comincia a parlare a dei bambini che rischiano la vita mentre stanno per attraversare la strada che li deve portare a scuola.Così tutti i segnali si ribellano all'indifferenza dei pedoni e degli automobilisti. S i presentano al pubblico singolarmente con versi in rima spiegando il loro ruolo. Fanno cortei e scandiscono slogan ritmati di protesta, con la speranza di non essere più invisibile agli occhi di tutti
 
La rivolta dei segnali stradali
di Concetta Silvestri


                                      I scena

               La scena si ambienta in strada , un bambino sta per attraversare la carreggiata             ignorando  le strisce pedonali, a questo punto il segnale stradale, che le indica,  comincia a ribellarsi

Segnale delle strisce (Afredo): Ehi voi, dove andate?
                                Andrea si guarda intorno e non vede nessuno
Segnale delle strisce (Afredo):: Ehi, dico proprio a te?
Carmine: Mamma mia , che  fine che ho fatto….mi sono inzallanuto….. sento delle voci!!!
                               Arrivano nel frattempo Maria e Giovanni
Segnale:Giovanotto, sono qui!
Carmine: Ma voi vedete qualcuno?
Gianfranco: No!
Antonio: Andrea e dai smettila con questa storia degli spiritelli….
 Carmine: Se volevi fare una battuta, rido!!!Eh,eh,eh, basta ho riso troppo!!!
Segnale: RAGAZZI?????
Carmine:Mamma mia , qua ci sono i fantasmi e questo è anche un tipo nervoso!!!
                                   I bambini cominciano  a tremare…
Segnale:Eh…e come siete  fifoni, è vero che quasi nessuno mi vede…. ma alcuni mi conoscono bene e mi rispettano
Carmine  :Ma anche noi ti rispettiamo!
Antonio: Su bambini, da bravi fate vedere al … signore…qua(con la mano si gira ora da una parte ora dall’altra per indicarlo) al signore  qui… come lo rispettiamo…
Tutti e tre: Buongiorno signor fantasma!!!!!
Segnale:Ora mi offendete: Io non sono un fantasma,  sono un segnale in paletto e dischetto , tutto a norma di legge!!!
Antonio (dice sottovoce ai compagni):E meglio assecondarlo altrimenti questo ci manderà all’inferno…
Carmine (tremante con la voce): E chi meglio di lui conosce la strada…..
Gianfranco:: Dimmi come sei fatto, così non ci  spaventiamo  troppo,  quando ti vediamo
Segnale:Sono alto, molto alto…..
Antonio: Già questo fatto non mi piace...e poi…(trema con la voce)
Segnale:Sono secco, molto secco…..
Carmine (si rivolge ai compagni):E manco questo mi piace….(cominciano a tremargli le gambe)
Segnale:Ho una faccia bianca e rossa
Gianfranco: A meno male ,qualcosa di normale!!!
Segnale:Il mio viso è a forma di triangolo
Carmine: Triangolo? Triangolo!!!(con la voce spaventata) Mamma …. Voglio la mamma!!!!!(Il bambino comincia a piangere)Era meglio che me ne stavo a casa stamattina!!!!!!
Segnale:Certo, meglio se stavi a casa , se cammini sempre così per la strada sarebbe meglio per te e per gli altri che   ti chiudessero dentro …
Carmine:Eh,  non esageriamo mica mi chiamo Bush … io?????…….
Segnale:Io detesto  tutti quelli come te!
Carmine: Detesto ?...che parola grossa …calmo….. stai calmo….
Segnale: Sì perché quelli come te  fanno solo guai!!!
Bambino:Io…ma quando mai…. Mi hai confuso con qualcun altro, vedi tu forse sei un fantasma un poco antico,  oggi tutti i bambini si somigliano , mi avrai preso per il compagno mio, sai Gigi, quello antipatico, quello che sa sempre tutto e non  lo sopporta nessuno, quello…..quello ne combina di tutti i colori … è  quello che fa sempre guai….
Segnale:Non cercare di difenderti parlando male degli assenti…ahhhhhh, ….ma tu non solo non sai camminare per la strada, non sai nemmeno  campare….!!!!....E già …. dimenticavo che tutto si collega ….chi non rispetta le regole della strada è uno che non rispetta nessuno …!!!!
Gianfranco: Come parli bene….Sarai stato una persona molto buona quando ….eri in  …Mamma mia… ma siamo diventati pazzi…., stiamo parlando da soli … o stiamo parlando con un….
Antonio:Ma è chiaro ragazzi…stiamo parlando da soli…è palese…
Segnale:Non offendete i miei attributi….palese…è chi ha i pali…e modestamente io ne tengo uno molto bello….pulito …. sistemato, ben impiantato a terra e non come certi pali …..che cadono addosso….lasciamo stare …non c’è più dignità nemmeno tra di noi…….insomma …. se c’è qualche palese in giro ….quello sono io e su questo non si discute….
Antonio:Certo…certo…( si rivolge ai compagni).tiene pure un palo in mano!!!!
Gianfranco: Abbiamo acchiappato il fantasma armato!!!
Carmine:Io corro a casa…
Gianfranco:: Anch’io…
Antonio:Io vi indico la strada….!!!
Segnale : (gridando a squarciagola)Fermi….
Tutti e tre insieme:Aiuto!!!!!!
                      Arrivano Simone, Rocco e Salvatore che si guardano intorno e cercano di capire
Segnale:Aiuto!!!! Avete detto “aiuto!!!Vai a fare bene … a questo mondo!                     Maria si agita e spiega ai nuovi compagni cosa sta succedendo
Gianfranco: C’è un fantasma alto alto, secco secco ,con la faccia a triangolo!
Salvatore: E quello è il mio amico Pasqualino!!!
Carmine: Non scherzare quello parla,  parla e nessuno lo vede!!!
Rocco:Ah, ho capito è la nostra maestra di matematica?
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Bulli e pupe

Bulli e pupe: il bullismo in classe di [Silvestri, Concetta] 

Sinossi

Una supplente capita in una classe di scalmanati, che mettono in seria crisi il suo ruolo.Gli alunni, considerati i peggiori della scuola, tenuto conto della giovane età e della presunta inesperienza della nuova arrivata, credono di poter dar libero sfogo a comportamenti scorretti e irrispettosi . Cercano di provocarla in ogni modo deridendola e boicottando ogni sua iniziativa. Danno per scontato, come reazione, rimproveri, punizioni e isterismi . Ma la giovane maestra, dopo un primo momento di turbamento, prende in mano la situazione e disorienta gli alunni con un atteggiamento di empatia che commuove tutti e i ragazzi spogliandosi dell'abito di bulli si manifestano in tutta la loro fragilità emotiva e affettiva. Il testo è autobiografico ed evoca il primo giorno di ruolo dell'autrice che da precaria in una scuola del Vomero, quartiere bene di Napoli, si ritrova ad insegnare in una scuola di Scampia
 

BULLI E PUPE

di Concetta Silvestri


La scena si ambienta in classe,ci sono 15 banchi e una cattedra. I bambini fanno
chiasso, si lanciano coppettielli di carta,missili, ecc. Un bambino si affaccia
sull'arco della porta e vede arrivare una maestra. La maestra è una giovane
supplente abbastanza carina.


Francesco : Guagliù, sta venendo la supplente!!
Massimo : Bello, accussì (così) ci divertiamo un poco stamattina.
Alessandro : Meno male che so'venuto a scola,stammatina!!!
Tutti continuano a stare in piedi,perché non riconoscono l'autorità della
supplente.
Cristian : Francesco, acchiappa, te'(lancia al compagno una macchinina)
Francesco : Ma sei tutto strunzo, un altro poco mi ciaccavi (ferivi)
Cristian : Come ti sei fatto delicato!!!
Supplente : Tutti a sedere ,subito!!!!......Che cos'è questa confusione!!!!!
Alessandro : Signurì, parlate cu me, ma che c'è qualche problema?
Supplente : E tu chi sei?   Sei il segretario?
Alessandro : Io non sono il segretario, ma se in questa classe c'è qualche
problema parlo sempre io, perché a me mi piace e' parlà, va bene?
Supplente: Va male,piccolino!
Alessandro : Piccerillo a me e come vi permettete! (si alza per far vedere che è
molto alto) Pigliatevi poca confidenza, o'si no (altrimenti)...
Supplente : Altrimenti?....
Alessandro : Altrimenti....ci ho dico a papà....
Tutti ridono!
Supplente : Basta!!! Silenzio,lo dico a papà,lo dico a mammà, in classe ci sto
io e qui comando io,capito!!!
Alessandro: Chesta (questa), non conosce a papà!
Tutti ridono!
Supplente : Non mi interessa chi è tuo padre,hai capito? Io non ho paura di
nessuno.
Francesco : L'ultima supplente   che ha detto accussì ha truvato e'rote da
machina (ruote dell'auto) tutte ammosciate!....
Supplente : E poiché io la macchina non ce l'ho vi ammoscio io a voi...quaderno
di italiano sul banco.
Antonio : Questa non ha capito niente!
Supplente : Ma che devo capire, a me non fa paura nessuno, figuratevi se quattro
mocciosi come voi, potrebbero intimidirmi....
Alessandro : Maè......e mo' stai sbagliando, mo'hai sballato proprio...moccioso
a me non me lo ha detto mai nessuno!
Supplente : E te lo dico io, sei un moccioso e devi andare a sederti,hai capito
(con un tono molto alto)
Alessandro : Uhè, e che allucchi (strilli) a fare io ci sento bene e pure i miei
compagni ci sentono bene (si gira verso la classe) Guagliù,ci sentite bene?
Tutti : Sììììì!!!
Alessandro : Avete visto ci sentono bene!!!!
Francesco : E addo' è asciuta (da dove è uscita) questa stammatina?
Supplente : Sono uscita da casa mia, con l'intenzione di venire qui per farvi
studiare! Quaderno di Italiano sul banco!!!
Cristian : E sei uscita malamente,....stamattina non ti è andata bene!
Supplente : Scostumato,ma così si parla ad un'insegnante?
Alessandro : E perché,tu sei un'insegnante?
Supplente : Certo , (usa un tono più dolce perché ha capito che il braccio di
ferro non va bene) sono una maestra come tutte le altre, ho studiato come tutte
le altre, solo che non ho ancora il posto fisso.
Alessandro : Ah,allora si e cose stanno accussì, (si gira verso i compagni)
guagliù,zitti!!!
In classe cade un silenzio di tomba.
La supplente si guarda in giro meravigliata.
Supplente : Ma   bambini che significa questo atteggiamento, ma come....voi fate
tutto quello che vi dice Alessandro?
Antonio : Maestra,Alessandro in questa classe è il capo.
Supplente : Ah,Alessandro sei il capo? E allora ordina ai tuoi compagni di
prendere il quaderno di italiano.
Alessandro: Maestra il quaderno di italiano non ce l'abbiamo, oggi era il giorno
libero della maestra di italiano.
Supplente : E allora prendete matematica!
Alessandro: Maestra era il giorno libero anche della maestra di matematica.
Supplente: Ma questo non è possibile!
Cristian: Mae'..in questa scuola tutto è possibile!!!
Supplente : Ma perché che cosa ha questa scuola (tono dolce) parliamone.
Antonio : Questa scuola tiene il fatto che tiene a noi.
Supplente : A voi, voi siete così carini, che c'è di male che tiene a voi?
Maria: Maestra, ma ci vuoi sfottere, non hai visto come siamo fetenti.
Supplente : Fetenti, per carità, nessun bambino è fetente, siete un po'
turbolenti questo sì, ma a me i bambini vivaci piacciono, perciò ho scelto
questa scuola per venire a fare le supplenze perché i figli di papà mi stanno
antipatici.
Alessandro (si aggiusta sulla sedia) : Comme parla bello, chesta mi piace.
Guagliù, mo stammece nu poco zitti, o'burdello.... BASTA!!!...CAPITO!!! 

 

Facebook ..."condividi" con prudenza!

Facebook..."condividi" con prudenza! di [Silvestri, Concetta]

Sinossi

I Social network fanno parte ormai della vita dei ragazzi, il rapporto con tali piattaforme è quotidiano per non dire ossessivo! Spesso si creano situazioni impreviste e pericolose, nate da ingenuità e superficialità. Si condividono situazioni fin troppo personali e compromettenti, aprendo la porta del cuore a sconosciuti pericolosi. E' di uso corrente falsificare la propria età per iscriversi a Facebook, che pone il limite di 13 anni. L'autrice è stata sollecitata a scrivere il seguente testo dopo aver scoperto che una sua alunna, avendo dichiarato nel suo account di avere 20 anni anzichè 10, chattava di notte con un ragazzo molto più grande, su argomenti scabrosi e spesso a sfondo sessuale che avevano tanto turbato la bambina da parlarne con la sua maestra
 
 

Primo atto


La scenografia sarà virtuale per cui le immagini proiettate sul fondo del palcoscenico creeranno l’ambiente
Prima proiezione : Una cameretta per bambini  
 In un angolo il computer, seduta al computer c’è una bambina e accanto a lei 9 ragazzini, compagni di scuola (Alessia,Adriana,Fabiana, Giovanna, Mino, Luigi L, Ciro, Rosanna, Patrizia)
Rosanna: Ragazzi, Brunella è in linea!
Fabiana: E che aspetti, contattala, dai!
Giovanna:  Mamma mia, che emozione, da tanto che  non la vedo, vorrei proprio parlarle!
Luigi L.: Giovà, nientemeno! Ora c’è internet,  lo sai?….Accendi il computer, vai su Facebook… user e password e ….Brunella è là…  che ci vuole !
Giovanna: Ci vuole il computer…
Ciro:Nooooooo, non mi dire che non hai il computer?
Giovanna abbassa la testa mortificata
Luigi L.: Non è possibile!
Giovanna rimane con gli occhi bassi
Mino: Luigi , ma che c’è qualche problema??? Mia sorella ed io il computer non ce l’abbiamo…. (rallenta  il ritmo e il tono) “ancora” va bene? e per noi non è un problema…va bene?….lo compreremo, ma per il momento  a noi  non  serve (accentua il tono su “noi”) , va bene? abbiamo deciso di no…va bene? (con tono più arrabbiato)
Luigi: Ma io tre  parole ho detto!
Giovanna (incoraggiata dalle parole del fratello acquista sicurezza): Sì…sì…veramente,  mamma ce lo voleva comprare ci ha detto “Lo volete il computer per Natale” e noi abbiamo risposto “No mamma,   non c’è bisogno abbiamo quello di scuola”
Mino: Infatti…e poi quando stiamo a casa  andiamo a giocare nel cortile…. quando ce l’abbiamo il tempo per perdere il  tempo sul computer?
Adriana: Beati voi… io tengo il computer ma non tengo il cortile
Mino e Giovanna: Poverina, se vuoi ti prestiamo il nostro
Luigi L.: Non scherziamo…. Senza il computer non si fa niente, non si vive…
Rosanna: Senza  computer …non si vive???? Guagliò  tu  non stai bene!
Patrizia: E che  fai senza   messenger …senza facebook
Luigi L.: Io su facebook  tengo 200 amici
Patrizia: Tu…uhhh… ti ho superato,  io 350 amici
Alessia: 350 amici? E come si chiamano?
Patrizia: Ahè…e che ne so’
Alessia: Ma come sono amici tuoi e non sai come si chiamano?
Patrizia: Sì lo so, ma non me li ricordo
Fabiana: E che razza di amici sono se non te li ricordi?
Luigi L.: Ahhh, ma quante domande vi fate voi…sono amici e basta
Mino: Voi fate a gara ad avere più amici che nemmeno conoscete?
Adriana:Io veramente ne ho 45 ma sono amici veri
Luigi L.: No, ma non funziona così,  quanti più amici hai, meglio sei
Fabiana: Meglio di  chi?
Patrizia: Meglio di chi ha pochi amici
Giovanna: Ma forse è meglio che il computer non ce l’ho
Rosanna guarda sul monitor
Rosanna: Brunella se n’è andata!
Giovanna: E per forza,  per contare gli amici inutili ci perdiamo quelli  veri!
Luigi L.: Vediamo quanti amici tiene Brunella
Si avvicinano tutti al computer per guardare
Patrizia: Ehhh, che miseria solo 70
Luigi L.: Patrizia siamo i megli…schiatta il cinque
Luigi L. si avvicina a Patrizia e batte la sua mano contro la sua
Sul fondo si proietta la schermata di facebook di una bambina

Fabiana: Vediamo chi sono i suoi amici
Alessia: Ci siamo quasi tutti noi, i ragazzi del gemellaggio elettronico  di Cagliari e  di Torino e poi ci sono i suoi nuovi compagni di Imperia
Sul fondo si proietta la schermata di una lista di amici di facebook

Adriana: Vediamo le sue foto?
Sul fondo si proietta la schermata di foto su facebook d una bambina con amici, con il suo cane, con i genitori
Patrizia: Mamma mia, ma questa è tutta imbranata!
Giovanna: Perché?
Patrizia: Luigi …Ciro….ah, ah, ah (ride in modo ironico )  ma vedete  che foto mette questa?
Rosanna: Ma perché che tengono queste foto che non va?
Patrizia: Ma sono troppo a criatura(a bambina)
Rosanna: Ma lei è una bambina!
Patrizia: Sì,  ma che c’entra, ma pure e creature si devono sapere  mettere in posa!
Luigi L.: Patrizia, queste non hanno capito niente,  fai vedere le tue!

Patrizia con orgoglio fa spazio per sedersi davanti  al computer e entra nel suo profilo.

Come funziona il cuore