lunedì 27 febbraio 2012

La strada è di tutti


La strada è
di tutti

Teatro per Ragazzi
Atto unico
di
Concetta Silvestri

Depositato alla S.I.A.E.


LA STRADA È DI TUTTI
di Concetta Silvestri


La scena si ambienta per la strada ,dove sono presenti tanti cumuli di spazzatura,lateralmente ci sono delle abitazioni,da una di esse  esce Salvatore per andare a scuola.
Mamma: Salvatore, passando passando, me la butti la munnezza?
Salvatore: Mamma, non te la posso buttare, se no la maestra mi strilla!
Mamma: E che ci azzecca la maestra con la munnezza?
Salvatore: Mamma, ma allora io con te parlo per senza niente.
Mamma: Salvatore non fare lo scostumato.
Salvatore: Mamma non voglio essere scostumato,ma tu perchÈ non mi ascolti?
Mamma: Ma perchÈ hai parlato?
Salvatore: Mamma,ma perchÈ non mi hai sentito?
Mamma: Quando?...che mi hai detto?....io non mi ricordo…..con tutte le cose che tengo da pensare!
Salvatore: Ti ricordi ieri sera,mentre facevo i compiti…
Mamma: E tu mi vuoi far ricordare quello che mi hai detto ieri sera? Salvatò…. io non mi ricordo nemmeno quello che ho mangiato stamattina…vai a scuola và…
Salvatore si avvia malvolentieri con il sacchetto della spazzatura in mano e lo zaino sulle spalle.
Mamma(ad alta voce per richiamarlo): … ma insomma che mi avresti detto, ieri sera?
Salvatore: Mamma, la maestra ha detto che la spazzatura si deve buttare la sera.
Mamma: Salvatore, buttami la munnezza e non mi far ridere, la maestra tene la capa fresca, qua ci abballano le cerevelle, e poi cu tante sacchette che ci stanno là fuori, vuoi vedere che dà fastidio proprio la mia?....una in pi_, una in meno non fa niente, perciò butta la “sacchetta” e vavattenne (vattene) a scola.
Salvatore obbedisce a malincuore e appoggia il suo sacchetto sul mucchio.
Alessandro  che è un compagno di scuola di Salvatore, nota il comportamento sbagliato
Alessandro: Salvatore, ma che fai? non sei stato attento ieri nell’ora del progetto sulla Legalità?
Salvatore : Io sono stato attento, ma è mamma che non vuole capire!
Si avvicina Ilaria
Alessandro: Anche la mia ha fatto un po’ di storie,ma poi con le buone maniere si ottiene tutto.
Ilaria: E come hai fatto? La mia ha fatto succedere la guerra…ha detto che oggi viene  a scuola per appiccicarsi con la maestra, perchÈ ha detto che ha violato la sua privacy…a che ora deve buttare la spazzatura non sono fatti suoi.
Salvatore: Che ci azzecca, la maestra ha parlato della strada e la strada è di tutti.
Ilaria: Eh… per noi è semplice, ma i grandi fanno tutto difficile….
Alessandro: Io gliel’ho spiegato piano piano…., ho detto: mamma siediti e ascoltami cinque minuti-…mamma si è seduta e io ho detto ”mamma guardami dentro agli occhi,…tu da oggi in poi devi diventare una persona civile”
Salvatore: E tua mamma che ha detto?
Alessandro: Niente…., perchè mi ha azzeccato subito uno schiaffo che un altro poco mi faceva lo stampo dentro al muro
Ilaria: E poi?
Alessandro: E poi…ho pianto,….che domande…., ma solo cinque minuti, perchÈ non potevo perdere troppo tempo…mi dovevo fare i compiti…e ho detto “mamma non è colpa tua….” allora mamma ha alzato un’altra volta la mano per cresimarmi di nuovo, ma questa volta sono stato pi_ veloce, le ho fermato la mano e le ho detto”mamma perchÈ ti arrabbi… ha detto la maestra …che  tutti possiamo migliorare…
 Si avvicina Maria,altra compagna di classe,con la cartella sulle spalle pronta per andare a scuola come tutti gli altri due compagni
Maria:…Mamma mia che schifo stare  vicino a questa spazzatura, spostiamoci ma che siete sordi non la sentite la puzza?
Maria tira con il braccio Salvatore e Alessandro
Si avvicina anche Pasquale con Francesco
Ilaria: E’ vero, puzza, ma sai com’è …ci abbiamo fatto il naso…
Maria: E pure le orecchie…
Salvatore: Senti la battuta”siete sordi…non sentite la puzza”…è un po’ vecchiotta e l’ho capita…. Ma ora che ci azzeccano le orecchie?
Maria: E ci azzeccano pure le orecchie, perchÈ se avessimo ascoltato il Vigile tutti questi sacchetti non ci sarebbero dovuti essere a quest’ ora,  questi (con la mano indica il mucchio) sono tutti i nostri…o meglio tutti i vostri….se li aveste messi ieri sera, come l’ho sceso io…., solo io…., modestamente…. stanotte quando è passato il camion per la raccolta della spazzatura, li avrebbe presi e noi avremmo avuto la strada pulita tutta la giornata.
Ilaria: Pasquale a casa tua come è andata?
Pasquale: Io pure  l’ho detto a mamma, ma lei ha risposto che la maestra tiene tempo da perdere, lei e il Vigile che ha fatto venire a scuola.
Francesco: Anche io ne ho parlato a casa….
Salvatore: Ah, dici, dici, come è andata?
Salvatore ,Ilaria e Alessandro si siedono sullo zaino attorno ai bambini che parlano e man mano che arrivano i bambini si dispongono a semicerchio,chi seduto,chi appoggiato a qualche compagno,per creare movimento.
Francesco: E’ andata così… ho detto mamma noi viviamo in un quartiere sporco, brutto, ma, ha detto il Vigile  che la colpa è nostra…noi lo abbiamo ridotto così e siamo solo noi che lo possiamo migliorare.
Alessandro:….e tua mamma ti ha azzeccato subito nu bello pacchero..(schiaffo) dici la verità?
Francesco: No….  mamma si è seduta e ha detto….”Ah, è così  ..allora sentiamo quel cretino dove vuole arrivare”…e io…. con calma…”mamma per essere delle persone civili, dobbiamo cominciare dalla munnezza… rispettiamo le regole e buttiamola la sera , e mamma ha detto “e questo è tutto… allora   scendi e vai a buttare il sacchetto, fallo tu il civile che io mi sfasterio (mi scoccio).
Si avvicina Antonio con Sabrina, altri compagni di classe e ascoltano  interessati
Antonio: Ma che è successo non si fa scuola stamattina, c’è ancora il cancello rotto?
Ilaria: Tutto a posto, cancello aggiustato, l’acqua c’è, i bidelli pure, la maestra da là chi la smuove, ci manchiamo solo noi.
Salvatore: Stiamo parlando del progetto Legalità, è successa una strage…..a casa tua come è andata?
Antonio: Un macello…ha detto mamma che oggi perciò siamo tutti ignoranti, perchÈ a scuola invece di imparare a leggere e a scrivere, impariamo le scemità… 
Sabrina: Invece la mia mamma lo sapeva già, ha detto “nientemeno” è una vita che la spazzatura la buttiamo di sera..”
Si avvicina anche Lisa
Salvatore: E non si scoccia di uscire la sera apposta per buttare la spazzatura?
Sabrina: No, si è abituata.
Lisa: A casa mia questo problema lo ha risolto subito mio fratello, e lo sapete quel furbacchione che ha fatto…ha detto mamma noi siamo delle persone civile e costa essere civili…costa sacrificio…tanto sacrificio….perciò dammi 5 euro a settimana e non ne parliamo pi_, così tutte le sere alle otto porta la spazzatura gi_ e il suo borsellino si fa sempre pi_ pieno…con la munnezza sta diventando ricco…!
Salvatore: Mi è venuta un’idea?
Alessandro: Ahè, questo fa paura quando gli vengono le idee.. (cerca di allontanarsi con aria scocciata)
Antonio: Sentiamo, a me piacciono le tue idee
Salvatore: Puliamo noi questo schifo di strada, nascondiamo nel nostro posto segreto tutta questa spazzatura e stasera, scendiamo e la mettiamo fuori?
Tutti: Sì, sì.. che bello !!!!
Tutti i bambini appoggiano in un angolo gli zaini e puliscono la scena.
Dopo entra il coro per cantare con uno striscione in mano”La strada è tua tienila pulita”
Si chiude il sipario

 

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